I saggi qui raccolti riguardano, nel loro insieme, un solo argomento: l'opera di Francesco Guicciardini, osservata da prospettive volta per volta diverse e, insieme, convergenti. Il senso del libro e racchiuso nel titolo: "mutazione delle cose" e "pensieri nuovi". Guicciardini usa, non a caso, per se e per i suoi contemporanei, l'immagine delle "tenebre", in cui tutti si muovono. Il giudizio degli uomini si fonda unicamente sulla capacita di osservare mille dettagli, prevedere il loro possibile sviluppo, scegliere tra le soluzioni immanenti e incerte la piu adeguata, congetturando i molteplici effetti che accompagnano qualunque decisione. Questa smisurata tensione conoscitiva e, insieme, pratica prende in Guicciardini il nome vecchio e nuovo di "discrezione". Il mondo che Guicciardini ha davanti, da qualunque lato lo si osservi, deve essere scrutato fino ai minimi motivi. E per raccontarlo occorrono procedimenti, pensieri e "nomi nuovi".