Partendo dai temi cari e mai completamente risolti della traduttologia, che si potrebbero esemplificare nell'affermazione per cui la pratica traduttiva e da sempre alla ricerca di una teoria che la spieghi, la modelli e le dia un fondamento scientifico, questo lavoro ha l'ambizione di fornire, adottando l'approccio semiotico della scuola di Parigi, una nuova sistematizzazione della traduzione in quanto concetto, pratica e testo. Le relazioni identitarie e veridittive, articolate nel quadrato semiotico, determinano le condizioni ontologiche della traduzione; la schematizzazione narrativa modellizza la pratica traduttiva ed esplicita le competenze del traduttore, gli aspetti manipolativi e le condizioni aletiche ed etiche insiti nella traduzione. L'analisi si sposta poi su terreni piu empirici e la proposta teorica si misura con il testo tradotto; su quest'ultimo si identificano i rapporti identita-alterita, la dimensione assiologica e la prensione timica del traduttore. La prospettiva generativa permette di situarsi in una dimensione epistemica e metodologica piu ampia, che al contempo impone una riflessione sulle condizioni di felicita specifiche della traduttologia.