"Nell'ambito delle scienze sociali, la questione delle differenze ha finito per dare vita a due concezioni opposte. Stando alla prima, essa andrebbe analizzata in base alla capacità posseduta da una società di integrare le proprie differenze interne, e dunque in base ai concetti di struttura, di meccanismo, di istituzione, di sistema sociale e di società. Il secondo orientamento, al contrario, esamina la questione non tanto dal punto di vista dell'integrazione compiuta dalla società quanto piuttosto da quello dei portatori delle differenze; esso considera dunque il soggetto nel suo tentativo di affermare la propria differenza, analizzando le reti che gli permettono di esistere e di comunicare e al tempo stesso i cosiddetti fenomeni di mobilità o, per dirla con Zygmunt Bauman, di fluidità. Questa seconda prospettiva si concentra meno sulla società nel suo insieme e più sugli individui, sui gruppi, sulle reti, sulla circolazione, la creatività personale e collettiva e l'esperienza vissuta. Sebbene le due prospettive non siano palesemente in contraddizione, è comunque meglio adottarne una sola."