Walter Veltroni ritorna con l’amato commissario Buonvino in C’è un cadavere al bioparco e gli appassionati del detective romano non potranno che essere contenti. Una nuova avventura in stile giallo inglese trasporta Buonvino verso un precipitarsi di eventi assurdi ed inspiegabili. Nella cornice di Villa Borghese, tra bambini che giocano e runner che corrono al tramonto, viene ritrovato un cadavere. Il rettilario è il luogo del delitto visto che la testa dell’assassinato è stata ritrovata dentro all’anaconda. Le varie parti del corpo dell’uomo vengono rinvenute in differenti animali e la macabra caccia al tesoro lascia Buonvino senza fiato, in una scoperta, giorno dopo giorno, di nuovi dettagli. L’indagine si fa difficile e il commissario Buonvino non sembra uscirne indenne se non fosse per la squadra di affiatati colleghi con cui pian piano costruisce una trappola per far cadere il colpevole. In C’è un cadavere al bioparco il compito però non è semplice perché i sospettati sono diversi e sembrano tutti estremamente colpevoli. Ma cosa c’è sotto questo bisogno del killer di coniugare rettili e omicidio? Non c’è nulla di semplice e nulla di scontato in questo caso da risolvere, ma la penna di Walter Veltroni e l’estro del suo commissario ci porteranno anche stavolta ad un dipanamento degli eventi.