Petrolio. La nuova geopolitica del potere
a presenza di nuovi paesi produttori altererà irrimediabilmente gli equilibri geopolitici del mondo. Il petrolio sarà sempre più la variabile strategica con cui pilotare le scelte di politica interna, di chi consuma, di chi produce e di chi vede transitare gasdotti e oleodotti nei propri territori. Una variabile destinata a stravolgere il ruolo del Mediterraneo, anello di congiunzione tra i gasdotti russi e gli oleodotti di un'Africa già saldamente controllata da i cinesi e in forte sommovimento politico-culturale. E proprio ora che i disastri nucleari mettono in crisi le scelte alternative di alcuni paesi occidentali che ne avrebbero voluto fare a meno.