L’equilibrio delle lucciole è un salto nel passato, in un doloroso e magnifico ritrovamento di ricordi e speranze. Valeria Tron, con un romanzo in cui montagna fa rima con equilibrio interiore e con la pace, ci porta nei paesaggi della Val Germanasca dove Adelaide ha bisogno di ritornare per trovare la se stessa bambina, che correva tra i prati alla ricerca di qualcosa di più grande di sé. In quelle vallate sterminate di verde e di orizzonte, Adelaide riesce a mettere nuovamente in piedi la sua vita. Qui scrive lunghe lettere a suo figlio e gli spiega che quel distacco è stato importante da compiere per ritrovare un nuovo equilibrio. In una nevicata senza fine, la donna incontra Nanà, una novantenne piena di energia, rimasta a guardare la valle e a prendersi cura di Levì. Per quattordici giorni le due donne saranno confinate in cima alla Val Germanasca, visto che la nevicata è stata troppo intensa per giungere in paese. Qui Nanà condurrà Adelaide tra le case di coloro che se ne sono andati dalla montagna, ma lì hanno lasciato il cuore ed i ricordi. In un sentiero pieno di amore e di speranza, la memoria di una comunità viene ricostruita tra cimeli di guerra, la povertà che li ha colpiti e la capacità di fantasticare e di vedere al di là di quelle cime. L’equilibrio delle lucciole di Valeria Tron è un romanzo dell’anima dove l’intimità interiore coincide con ciò che attornia i protagonisti.