Il libro ricostruisce la tragica epopea di un gruppo di messicani che tentano di passare la frontiera con gli Stati Uniti. L'autostrada del diavolo è un luogo maledetto. Un deserto così aspro e desolato che persino la polizia di frontiera teme di attraversarlo, una regione di morte che per centinaia di anni ha rubato il cuore degli uomini e ha ingoiato il loro sangue. Nel maggio del 2001, ventisei persone in cerca di un futuro migliore attraversarono quello stesso deserto, fra Yuma e Tucson, in Arizona. In questo libro ne seguiamo la storia e le vicissitudini con il fiato sospeso fino al drammatico epilogo. Una storia vera che spezza il mito della frontiera americana, denuncia l'assurdità delle nuove disposizioni contro gli immigrati e mostra, impietosa, la faccia irraccontabile della globalizzazione.