In una cittadina delle Marche, nei primi anni dell'Italia unita, due ragazzi, Luigi e Lucia si incontrano e si innamorano. Lui è un maestro di provincia dalle idee innovative, lei una ragazza colta della grande città, sostenitrice dell'emancipazione femminile. Diversi per esperienze ma simili per sensibilità e ideali politici, in Giuseppe Garibaldi vedono incarnati i sogni di un'intera nazione. Il loro amore, tenero e passionale al tempo stesso, deve attraversare una dura prova: Luigi, vittima di feroci attacchi da parte di gruppi clericali, viene rinchiuso in manicomio e inizia una vera e propria discesa agli Inferi. Lucia, da sola, riesce ad affrontare la tragedia con intelligenza e forza d'animo. "Il cappotto bianco" imbastisce la trama sul filo di vicende reali accadute nel 1876: curato come un saggio, moderno come una storia dei giorni nostri, questo romanzo unisce un'intensa vicenda sentimentale alla rilettura di un momento cruciale del passato italiano da quell'angolatura in cui "privato" e "pubblico" si legano indissolubilmente.