Matteo e Margherita, due persone sole, due mondi di rinunce. Matteo è un violinista dalle ambizioni assopite e con un grande segreto. Margherita è un avvocato che ha rinunciato ad esercitare da quando, quattro anni prima, è nato Marco. Marco è un bambino terribilmente serio per la sua età. Suo padre, Riccardo, non ha mai voluto riconoscerlo, né conoscerlo. Almeno fino alla misteriosa morte della moglie, quando decide di "riprendersi" il proprio ruolo di padre. Questa decisione innesca una serie di eventi imprevedibili e violenti che porta in cinquanta giorni a sconvolgere le esistenze di tutti, costringendoli a fare i conti con un passato che ritorna, crudele e molto concreto. Sulla corda è una commedia sentimentale, un romanzo sulla musica, una ricerca di padri scomparsi, assenti e apprendisti, e soprattutto una suspance dai ritmi sempre più incalzanti, chiusa da un inatteso finale, ambiguo e amaro.