In questo libro si parla di comunicazione. Di comunicazione fra persone, fra gruppi, fra uomini e cose, fra macchine, persone e cose. Fra idee e cose, fra fatti e opinioni, fra immaginario e fattuale, fra digitale informatico e digitale naturale. Insomma "di quella forza immensa che lega e divide tutti e tutto creando la storia dell'umanità". Si parla di reti e di linguaggi, di testi e di grammatiche; di come le nuove tecnologie della comunicazione stiano affiancando la forza generatrice dell'immaginario umano e di come le "sceneggiature invisibili" nascoste dietro l'apparente neutralità e necessità delle macchine possano indirizzare senza che ne siamo consapevoli le nostre azioni, idee, scelte. Appunti di viaggio, un viaggio durato più di vent'anni, nei quali l'analisi delle forme, antiche e nuovissime, della comunicazione s'intreccia con la valutazione delle loro dimensioni sociali e politiche, mentre la consapevolezza delle inedite e straordinarie opportunità che ci si schiudono si accompagna alla preoccupazione per una "deriva comunicativa" nella quale rischiamo di trovarci prigionieri degli stessi strumenti che apparentemente ci promettono un'illimitata libertà.