L'economia morale, pubblicato per la prima volta nel 1971 sulla rivista "Past and Present", è un classico della storia non solo economica, ma anche sociale e culturale, e offre strumenti preziosi per ripensare alcune delle questioni più urgenti del nostro tempo. Discutere del comportamento della folla nell'Inghilterra del Settecento potrebbe sembrare inadatto a trovare risposte per l'oggi. Eppure Edward P. Thompson dimostra come esso incarnasse una cultura alternativa al capitalismo liberista che proprio in quegli anni andava affermandosi. Per descrivere quella cultura Thompson coniò l'espressione "economia morale", vale a dire una visione dei rapporti economici ispirata non al profitto dei singoli ma alla ricerca del benessere collettivo: un concetto che è stato poi ripreso da sociologi come Pierre Bourdieu, antropologi come James C. Scott, ed economisti come Amartya Sen. "Insistendo, da un lato, sulla necessità di prendere sul serio le opinioni della gente e, dall'altro, sull'efficacia dell'azione politica, l'Economia morale non ci dice solo che un altro mondo è possibile; ci indica anche la strada da percorrere per arrivarci. Con un occhio al passato, e l'altro al presente." (dall'introduzione di Filippo de Vivo)