Siamo negli anni a cavallo tra le due guerre, in un piccolo paese di campagna delle Langhe. Gemma, venturina o, più prosaicamente figlia di NN, viene salvata dalla crudeltà di una famiglia adottiva - che l'aveva accolta solo per incassare l'assegno post-adozione - da Pietrino, un contadino benestante e onesto proprietario di un podere chiamato la Torretta. La piccola Gemma troverà alla Torretta affetto e sostegno, e da lì inizierà il proprio percorso di formazione, accompagnata dagli sberleffi di alcuni compagni di classe e dall'amicizia di Lina, bambina povera e poco brillante negli studi. Lo scoppio della seconda guerra mondiale non tarderà però a distruggere l'idillio. Alla Torretta, come ovunque, si dovranno affrontare disagi, lutti e l'ansia delle sere passate ad ascoltare la radio in attesa di notizie dai fronti. Gemma nel frattempo si trova a Mondovì, dove frequenta le scuole medie per poi un giorno iscriversi alle magistrali. Li c'è anche Nino, figlio di Pietrino e quindi suo fratellastro, che studia da geometra. L'amicizia tra i due si consolida e si approfondisce, con le prime confidenze adolescenziali e la scoperta del mondo. Ma Gemma non sa che le sue origini di trovatella non saranno mai cancellate totalmente, e che nella società chiusa e moralista del tempo ogni progetto di redenzione è destinato a fallire, rovinosamente e tragicamente.