"Vi è stato un tempo in cui mi nutrivo di cose futili, cercando, nelle avventure di tutti i giorni, le esperienze che avrebbero dovuto riempire il vuoto della mia vita. Momenti di pura follia sommati ad ideali di ribellione erano gli unici ingredienti che avevano formato la mia personalità. Quegli stessi ideali che ad ogni mia esperienza mi portava a mettere un 'marchio' ad ogni ragazza facile, che mi capitava, incurante di ogni conseguenza, più ottenevo ciò, più mi sentivo vuoto, sprofondando nel baratro senza che me ne rendessi nemmeno conto, la mia vita perdeva valore. Vivevo una vita di deliri, non mi bastava la normalità, avevo bisogno degli eccessi. Ogni esagerazione era come un piccolo mostriciattolo dentro me che si nutriva di questo, e più io lo nutrivo, più il mostro aveva fame; diventavo dipendente dei miei eccessi."