In principio fu Leonardo, quello della Gioconda, inventore tra l'altro della bicicletta. Poi, nella Barcellona degli anni Venti giunse un pistolero anarchico con la fissa per il genio di Vinci. Infine, arrivò José Daniel Fierro, romanziere messicano con una gamba ingessata e un'ossessione erotica per le cestiste yankee. Ma che c'entra Leonardo? "Niente" direbbe uno dei personaggi di questo libro. E invece... Le giocatrici si materializzano nella vita di Fierro che nel frattempo ha deciso di abbandonare tutto. C'è stato un omicidio, manca un rene all'appello, e lei, la lentigginosa del basket oltrefrontiera, giace in un letto d'ospedale. In cerca di quel rene perduto, e del suo grande amore, Fierro inizia a battere ogni angolo del Messico, mentre settant'anni prima, un sindacalista, giustiziere dei nemici del popolo, firmava le sue stragi con il simbolo della bicicletta leonardesca. Taibo II offre un romanzo frenetico e ariostesco, che attraversa il tempo e la Storia, e lancia i suoi personaggi sullo sfondo di un presente derelitto: prostitute d'assalto, trafficanti bulgari, agenti della Cia, geniali inventori che scrivono, amano, spacciano e uccidono, a New York, in Vietnam, nella Spagna prebellica, nella baia di Piombino, e si ritrovano tutti, manco a dirlo, nel suo Messico.