La crescita economica del pianeta evidenziava, soltanto pochi anni fa, livelli e velocità mai verificatesi nel passato: la povertà dava chiari segnali di regressione, soprattutto in America Latina e Asia, sembrava di essere alla vigilia di un "mondo nuovo", fatto di risparmio in crescita, mobilità sociale, progressi tecnologici straordinari... opportunità inimmaginabili... improvvisamente ci siamo trovati immersi in una crisi planetaria... come è avvenuto ciò? E come può essere possibile evitare per il futuro analoghe "tempeste"? come interrompere situazioni nelle quali la società, ormai definita liquida, sfugge dalle mani dell'uomo o comunque da quelle degli uomini di buona volontà? Come recuperare il rispetto per il sapere e la meritocrazia, l'equità e il giusto equilibrio fra successo personale e giustizia sociale? quale sarà il posto della "knowledge" di cui tanto si parla e che così poco spazio ottiene all'interno delle nostre organizzazioni? L'impresa, superata ormai da anni la concezione di uno strumento meccanicistico così ben esemplificato da Charlie Chaplin in "Tempi moderni" va riscoperta come entità "umana", fatta di valori fra i quali la centralità dell'uomo che, solo, potrà dare nuova forza e vitalità alla nostra società. Prefazione di Antonio Catricalà.