Nel 150° della nascita di Luigi Pirandello gli studi sulla sua opera sono stati molteplici. Con questo volume il Centro Europeo di Studi Pirandelliani si propone di rendere conto di alcuni di essi, confermando la sua attitudine a guardare all’opera di Pirandello da prospettive che tengono conto delle più attuali linee di ricerca internazionali. I contributi del volume si ispirano al cosiddetto «narrative turn» e alla recente teoria della memoria culturale (Assmann) e sui «narrated communities» (Blume-Leitgeb-Rössner), partendo dal presupposto che la narrazione sia fondamentale per creare una memoria – sia individuale che collettiva (Halbwachs) – e, tramite essa, un’identità. L’opera di Pirandello confronta il lettore con il problema delle narrazioni contrastanti, il problema della necessità della narrazione per acquisire un’identità, fino a mostrarci la narrazione come fondo della memoria collettiva. I ricordi, nei diversi aspetti in cui si presentano nella sua produzione, sono come elementi chiave e sempre in modo conflittuale. Sono questi i temi con cui questo libro si confronta, temi che sembrano essenziali e fonte di ispirazione per una migliore comprensione del mondo contemporaneo.
Contributions by: Paola Casella, Doninique Budor, Claudio Vicentini, Bart Van den Bossche, Daragh O'Connell, Federico Della Corte