Spinòsa è un piccolo paese arroccato sulla Murgia pugliese, circondato dal nulla, senza contatti con il mondo esterno, fuori dal tempo e dallo spazio, sul cui sfondo si muovono personaggi ambigui, patetici e inquietanti. Qui, nel giugno del 1986, si abbattono con inaudita violenza eventi in apparenza scollegati fra loro: un'ondata di grave siccità che mette in ginocchio la povera economia del paese, un bambino vittima di possessione diabolica, un'inspiegabile invasione di corvi, infine un efferato omicidio. Il delitto, in una casa ermeticamente chiusa dall'interno senza che dell'assassino ci sia la minima traccia, porta il paese a sprofondare in un clima inquietante e malato. I tragici eventi riportano alla luce le nefaste vicende di un passato che, in paese, molti avrebbero preferito rimanesse sepolto dalla polvere del tempo. Mentre la superstiziosa popolazione viene risucchiata in un vortice di perversa schizofrenia religiosa, attraverso la rovente pista che si dipana dalla Spinòsa fascista e feudale del 1926 a quella democristiana del 1986, si snodano la trama e le indagini della polizia.