Pubblicato per la prima volta nel 1966, "La busta arancione" narra la vicenda di un uomo costretto da antichi conflitti infantili e da lontane determinazioni psicologiche a condurre un'esistenza paradossale. Ambientato tra Torino e il lago Maggiore, ci fornisce un ritratto di ineguagliabile finezza delle dinamiche relazionali e familiari dell'alta borghesia settentrionale dal Ventennio al dopoguerra, delineando, sullo sfondo delle vicende del protagonista, un affresco della storia italiana del Novecento imperniato sui cruciali eventi del 25 luglio e dell'8 settembre 1943.