Un gruppo di ragazzi in una cittadina del Trentino. Diego, Katia, Andrea, Anna e Franco, detto Frank, sono il gruppo sparuto di giovani "rimasti". Intorno solo montagne, fiumi, valli, un unico bar al centro dell'unica piazza del paese di tremila anime. Non hanno alcuna prospettiva per il futuro se non quella di fare l'addetto alle funivie, il contadino, la guardia forestale come i padri e ancor prima i nonni. I giorni, le notti, sono tutte uguali, e così l'unica via d'uscita è ubriacarsi fino a non rimanere in piedi, drogarsi fino a non capire più niente, mettere in gioco la propria vita come fosse nulla, qualcosa che non ha valore né importanza. Durante una delle corse sfrenate del sabato sera a bordo di vecchi e ammaccati pick-up, imbottiti di whisky e birra, Andrea, il più giovane della compagnia, perde la vita. Diego viene quasi ammazzato a furia di calci e pugni da Frank, il suo migliore amico, soltanto per essersi lasciato sfuggire una parola in più. Durante l'ennesimo noioso sabato sera, Frank stupra Anna riaccompagnandola poi a casa come se non fosse successo, e Anna il giorno dopo gli chiede di farlo ancora e ancora. Diego si innamora di Katia, i due finiscono per sposarsi, ma lei non smette di tradirlo, abbordare ogni uomo e ragazzo che varca la porta del bar. La violenza diventa l'unico diversivo, ciò che accende ogni cosa, l'unico modo per sentire di esistere. Violento l'amore, violenta l'amicizia, ciò che colora e dà un senso ad ogni tipo di sentimenti e di emozione.