Uno degli aspetti meno conosciuti, ma più importanti, della politica seguita da casa Savoia, nei lunghi secoli della sua storia, è stata la sua attenzione al mare, sia come fonte di prosperità, sia come ambiente dove esercitare un ruolo militare, come sulla terra. Fin dall'epoca delle Crociate, infatti, i conti di Savoia presero dimestichezza col mare e ne compresero l'importanza, tanto che nei secoli successivi compirono ogni sforzo per allargare i loro possedimenti e conquistare un accesso alla "via del sale", malgrado l'opposizione delle maggiori potenze del momento. Una volta raggiunto questo obiettivo, e dopo l'unità d'Italia, la dinastia comprese di dover esercitare una presenza forte all'interno della Marina, inserendovi alcuni membri della casata, per assicurarne la fedeltà. La storia di questa saga, ed il ruolo che i suoi membri svolsero sul mare, ci porta in tutti i mari del mondo, fra pirati e potenti della terra, fino all'8 settembre 1943, quando essi si trovarono nel mezzo della tempesta, rigettati da una parte della Forza Armata ed esautorati.