In un incantevole studio fotografico arredato con macchine fotografiche d'epoca e un orologio da parete immobile, Hirasaka, un appassionato collezionista, dà il caloroso benvenuto ai suoi ospiti. Tre persone molto diverse tra loro varcano la soglia: un'anziana insegnante, un uomo di quarantasette anni legato alla yakuza e una bambina. Accolti con gentilezza su un lussuoso divano di pelle, Hirasaka offre loro una tazza di tè, svelando le regole che dovranno seguire. Nella stanza sono disposti scatoloni contenenti le foto ricordo delle loro esistenze e Hirasaka propone loro un rituale affascinante: selezionare un'immagine per ogni anno vissuto. Questo compito dona l'opportunità di rivivere un momento prezioso e di catturarlo con un ultimo scatto usando una delle sue macchine fotografiche. Ma c'è una regola ferrea: nessuna interazione è consentita perché questo studio non è un negozio come gli altri, ma un'intersezione tra mondi. Nel folklore giapponese esiste infatti la credenza che prima di morire ogni individuo attraversi una fase di flashback dei ricordi, un fenomeno chiamato "s?mat?", la lanterna girevole dei ricordi. Hirasaka offre agli ospiti questa rara opportunità e ciascuno di loro deve fare una scelta: quale sarà l’immagine prediletta? E perché solo gli ospiti vanno e vengono, mentre Hirasaka resta sempre fermo? Attraverso un viaggio che trae ispirazione dalla mitologia giapponese, il romanzo "Il magico studio fotografico di Hirasaka” esplora i legami tra vita e morte, amore e perdita, invitando il lettore ad apprezzare ogni momento vissuto. Una storia magica che emerge come una luce confortante capace di guidarci nei momenti difficili.