Questo volume, nonostante il titolo, non è scritto da un filosofo e non è nemmeno una trattazione organica di filosofia della biblioteconomia. Si tratta invece del tentativo di fornire una risposta alla domanda: "Quale biblioteconomia per l'era digitale?" O, per meglio dire, l'avvento dei sistemi digitali ha apportato modifiche allo statuto teorico della disciplina? E di che natura sono le stesse? Se la grande trasformazione dell'era digitale mette in gioco l'identità della biblioteca non può esservi risposta adeguata che prescinda da una verifica di quegli elementi che rendono la biblioteconomia definibile e riconoscibile da altre discipline, in ragione delle sue qualità specifiche. Dunque, in altre parole, una filosofia della biblioteconomia. Per offrire un quadro di riferimento generale dei cambiamenti in atto, prima di entrare nel pieno delle questioni biblioteconomiche, il volume si sofferma su alcuni cambiamenti di portata generale che hanno coinvolto in questi anni il mondo dell'informazione e della comunicazione e su come questi abbiano influito sul nostro modo di percepire la realtà che ci circonda. Nella seconda parte del libro la biblioteconomia contemporanea viene esaminata nei suoi risvolti ontologici, etici ed epistemologici.