Un caso sconvolgente, taciuto e insabbiato da oltre undici anni. Nicolas Giudici, saggista e giornalista corso, lavora a un libro su un affare di corruzione e di vizi inconfessabili a Nizza e nella Costa Azzurra, noto come "caso Kamal". Pochi giorni prima della pubblicazione di questo libro-denuncia, Giudici viene ucciso misteriosamente. Subentra quindi un fitto silenzio, che con il trascorrere degli anni assume i toni di un segreto di Stato. Il libro, "Viol judiciaire", che doveva andare in stampa sotto forma di memoriale di un protagonista, Karim Kamal, non viene più pubblicato, né in Francia né altrove. Finisce semplicemente nel nulla. Il magistrato che istruisce il dossier imbocca fin da subito la pista del delitto privato, e l'assassino viene individuato in un balordo, che continua a dirsi estraneo all'assassinio. Si tratta di Didier Sialelli, un giovane teppista dell'Alta Corsica, che va incontro a uno strano e tragico destino: scarcerato prima che si celebri il processo, appena due mesi dopo viene ucciso a sua volta. Sullo sfondo di questa storia, complessa e stupefacente, il rapporto travagliato tra la Corsica e la Francia, le motivazioni e le derive del nazionalismo, la corruzione degli uffici pubblici nel Mezzogiorno del Paese, le collusioni della politica. Nell'ultimo capitolo, un'ampia conversazione dell'autore con Jean-Francois Gayraud, analista di geopolitica dei fenomeni criminali.