Ci sono amori che bruciano in fretta. Come quello che Francesca ha vissuto in una Bologna così romantica da farti mancare il fiato: una storia di gioventù che, a vent'anni di distanza, le ha lasciato in eredità cicatrici sul cuore e una figlia diciottenne, Giulia. Giulia che è dovuta crescere in fretta facendo affidamento solo sulla madre, imparando a dare del tu all'assenza di un padre senza volto, di cui possiede soltanto una foto di spalle scattata sulle dune di Ostia, quando ancora lui e la mamma potevano guardare l'orizzonte senza aver paura. Ma ora Francesca – lei che si è rialzata più forte e più bella di prima dopo che il mondo le è crollato addosso – sembra aver perso le certezze di sempre ed è stanca: stanca della relazione con Fernando, un uomo che la dà sicurezza ma non i brividi; stanca di mostrarsi sorridente a tutti costi; stanca di nascondere gli occhi e tutto quello che c'è dietro. E così anche Giulia, alle prese con una maturità da conquistare e un amore che la fa stare male, ora sente la terra vacillare sotto i piedi. Una madre e una figlia. Due donne. Due generazioni accomunate dal sogno di un amore: quello che ti prende per mano e ti porta lontano, quello che ti fa sentire speciale e sempre nel posto giusto, quello che ti fa scoppiare il cuore e ti mette i tramonti nelle tasche. Perché l'amore non è una fiamma che incendia la notte per pochi istanti e poi sparisce nel nulla. L'amore, quello vero, è un cielo pieno di stelle che puoi fermarti a guardare ogni giorno, fino a che non lo sai recitare a memoria, fino a quando, nel suo riflesso, ritrovi te stesso, come in uno specchio.
L'amore fa così: non smette mai.