Ritanna Ameni torna con un nuovo libro in cui racconta la storia vera di sette suore coraggiose che salvarono famiglie di ebrei mettendo a rischio la propria vita. La vicenda si svolge a Roma tra il 1943 e il 1944, nell’ultimo anno di guerra: la capitale è distrutta dalle bombe e dalla fame, si vive nel terrore e gli ebrei continuano ad essere perseguitati, deportati e uccisi. Mentre in Vaticano si tratta in segreto la resa nazista e il pontefice sceglie, più o meno apertamente, la via della cautela, nei luoghi sacri si combatte silenziosamente la guerra con coraggio e solidarietà. In un convento francescano di periferia, suor Ignazia e le sue sorelle stanno affrontando una situazione surreale alquanto rischiosa: al piano terra è stata allestita un’infermeria tedesca, mentre al secondo piano sono ospitate in segreto alcune famiglie ebree scampate al rastrellamento del Ghetto. A dividere queste due realtà opposte ci sono solamente una scala e lo spirito impavido di coloro che per salvare vite non hanno paura di mettersi in gioco. La scrittrice riporta alla luce un’epoca buia del nostro Paese, dando però vita a un romanzo che rende onore a quelle donne forti e audaci che con sacrificio hanno cambiato la storia.