Con un'incredibile e terrificante scia di vittime - dovute a cancro, deficienze renali, disturbi diabetici e attacchi di cuore - l'Europa sta diventando esattamente come gli Stati Uniti: obesa. Entro breve, il numero di morti per problemi legati al peso e a malattie alimentari supererà quello imputabile all'alcool o al tabagismo. Anche nel vecchio continente dovremo fare i conti con uno dei peggiori paradossi americani: nonostante i grandi passi in avanti compiuti dalla medicina, l'aspettativa di vita delle prossime generazioni sarà decisamente inferiore rispetto alla nostra. Ormai frutta e verdura sono contaminati da pesticidi cancerogeni e residui dell'inquinamento, i dolci sono intrisi di grassi nocivi, ci sono hamburger che contengono la carne di 400 vacche differenti. Fantascienza? Paranoia? Niente di tutto questo. Solo una realtà comprovata da numerosi studi scientifici che giungono alla medesima conclusione: contrariamente al mito propugnato dalla potente industria agroalimentare, l'attuale e drammatica situazione non è il risultato di un semplice cambio nelle abitudini o di una precisa volontà di mangiare male o molto. Ci sono bugie che occultano un segreto assai più terribile: sostenuto per ragioni politiche e foraggiato da interessi finanziari, il pericolo ora viene direttamente dai nostri piatti.