L'autore mette nero su bianco il suo polemico pensiero sulla scherma a lui contemporanea sostenendo che tutto ciò che veniva insegnato e praticato dalla maggioranza dei maestri francesi non era assolutamente pratico o reale. Renaud è lapidario: il fioretto oramai è storia; la sciabola moderna è inutile e nella realtà non esiste, meglio imparare ad usare un bastone da passeggio; l'unico senso si può ancora trovare nello studio e nel maneggio della nuova spada, l'arma che in quei tempi veniva usata sul terreno per risolvere le questioni in duello. Questa sua posizione così decisa, dura e scomoda nei confronti di gran parte degli schermidori del tempo lo porrà alla testa di un movimento rivoluzionario che alla fine vedrà la ragione dalla sua parte e molte delle sue idee universalmente condivise. Con questo testo crea un metodo completamente nuovo, aggiornando e correggendo il metodo classico, attingendo sia dalla scherma più antica sia da quella italiana, che lui riconosce essere estremamente utile e pratica. Getta le basi e crea le fondamenta della scherma del futuro, della spada sportiva moderna. Dopo un secolo questo libro vede la luce anche in lingua italiana e mostra quanto la scherma francese possa essere vicina a quella italiana e quanto una giusta fusione dei due stili possa essere estremamente efficace ai fini reali di un vero duello alla spada da terreno o di un assalto di spada sportiva.