Il pezzo di Palestina nella quale sono ambientati i loro racconti è quello sul quale è stato edificato lo Stato di Israele, ma continua a vivere come Palestina nelle storie personali e collettive della minoranza palestinese, e soprattutto nella sua dimensione culturale, che supplisce alla deterritorializzazione fornendo uno spazio pubblico palestinese condiviso. Le parole di questi autori fotografano la convivenza tra due popoli, ma anche le questioni sociali, come la disoccupazione e la marginalità, la condizione della donna araba nello spazio israeliano, il sesso, la religione, o politiche, come la nakbah e la naksa del '67, il terrorismo e gli attacchi kamikaze palestinesi, i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, il muro, l'attivismo pacifista. L'antologia è introdotta da Isabella Camera D'Afflitto, docente di Lingua e Letteratura araba presso la Sapienza Università di Roma.