Alessandro Piperno torna e travolge il lettore con una storia scritta in prima persona che brilla di autenticità. Di chi è la colpa ci riporta infatti alla scrittura originale e introspettiva a cui ci aveva già abituati Piperno. Il protagonista di questo romanzo è un infelice e per giustificare questa sua condizione che ha da sempre attribuisce le colpe a chi gli sta intorno: ai suoi genitori che lo hanno sempre trascurato e lo hanno isolato dal mondo, con i loro litigi e i loro debiti, ai parenti che non ha mai visto o agli insegnanti che non lo hanno compreso. Fino a che qualcosa di tragico trasporta il protagonista a stabilirsi in un’altra famiglia, vivendo da impostore nei panni di un altro. A questo punto sembra trovare quello che aveva sempre cercato ovvero persone affascinanti, scuole prestigiose, libri meravigliosi. L’ombra della felicità sembra così avvolgerlo per un momento, ma le famiglie sono sempre ricettacoli di veleni e di rapporti difficili e tutto il dolore sembra così ritornare insieme ad una nuova distribuzione di colpe. Di chi è la colpa stordisce il lettore e lo riporta ad ancestrali dinamiche dell’umanità in un succedersi travolgente di eventi.