Raccontando storie, mondi quotidiani, relazioni e conversazioni questo libro offre uno sguardo sui processi di ricollocamento di alcune donne immigrate in Italia, intesi come la costruzione di nuove esistenze e soggettività nella città di arrivo quando altri sistemi di relazione e di appartenenza sono stati modificati nella storia di migrazione. Molta letteratura si è spesa sull'immigrazione ponendo al centro delle sue riflessioni la questione dell'accoglienza, dei contesti di approdo, delle politiche ad essa rivolte. Una metodologia etnografica e narrativa insieme ad una prospettiva profondamente legata all'antropologia femminista restituiscono una lettura del processo del diventare soggettività immigrate dal punto di vista delle donne coinvolte nella ricerca. Pratiche di mediazione viste dalla prospettiva delle donne che le praticano, associazioni, amicizie femminili e storie di vita sono gli aspetti che attraversano queste pagine, scivolando così fra la dimensione più pubblica della migrazione e quella più privata e intimamente vissuta.