Poche coppie dello schermo hanno influito tanto profondamente sull'immaginario collettivo quanto quella formata da Peter Cushing e Christopher Lee. Nel corso delle rispettive, lunghe carriere, i due attori si sono cimentati nei più svariati tipi d'interpretazione, ma la consacrazione a icone internazionali è avvenuta sul terreno dell'horror. A partire dai primi e ormai leggendari film in coppia per la Hammer, "The Curse of Frankenstein" (1957) e "Dracula" (1958), e via via di pellicola in pellicola, Cushing - che muore nel 1994 - e Lee - ancora oggi attivissimo a quasi novant'anni - hanno saputo intessere un rapporto professionale e personale di profonda amicizia. Entrambi eclettici e ricchi di doti artistiche, questi "Dioscuri della notte", in transito incessante sullo schermo tra castelli e sepolcri, rappresentano una testimonianza dello spessore professionale e personale che può star dietro a film etichettati come "popolari". Mai consumate in stereotipi, le maschere offerte da Cushing & Lee hanno spalancato all'Occidente del secondo Novecento una rinnovata galleria di mostri gotici. Con loro si afferma un sofisticato sistema simbolico di enorme impatto sul pubblico, più vivo che mai anche nell'età di Twilight. Ulteriore testimonianza ne è il diffuso e appassionato culto che corre tuttora sul web. Culto che riconosce nella storia di questo tandem un'appassionante epopea sia umana sia cinematografica, nonché un capitolo fondamentale delle mitologie dell'uomo moderno.