Berlino, estate del 2003. Christian progetta di andare a intervistare uno dei tanti ex brigatisti italiani fuggiti in Francia. Prima di partire incontra Nele, una studentessa modello, sicura di sé, determinata e idealista. In una escalation di tensione, tra telefonate anonime, identità false e appuntamenti segreti, Christian scopre che Nele, con cui è intanto nata una storia d'amore, a sua volta fa parte di una cellula neoterrorista che organizza performance situazioniste contro la società del controllo. Peltzer indaga le alternative alla scelta, apparentemente obbligata, tra utopia e realtà, rivolta e assimilazione, e passa in rassegna le strategie di resistenza al controllo statale, dove la libertà sembra esistere solo nella dimensione, disperatamente utopica, dell'amore. Con una scrittura iperoggettiva e incalzante come una videocamera che registra con precisione digitale luoghi e personaggi, un ritratto del proletariato intellettuale della nuova Europa, sempre più ostaggio di se stessa, tra tensione verso il futuro e superamento del passato.