La memoria storica, con la testimonianza di Lelio-King, si riappropria di un altro tassello per meglio comprendere un mondo e un'anima, quella partigiana, a volte banalizzata da letture semplicistiche e revisionismi sciagurati.Come in un romanzo di formazione, il partigiano King ci guida nei suoi ricordi alla scoperta di una presa di coscienza civica ancora acerba ("solo da militare incominciai a prendere coscienza dell'idea di libertà") fino alla consapevolezza adulta e politica dell'essere partigiano e comunista, sempre vicino agli ultimi ("Identifico la Resistenza con la vittoria del proletariato, la sconfitta della dittatura e l'avvento della democrazia fondata sulla giustizia sociale"). Dice bene Diego Novelli definendo le parole di Lelio una "tranche de vie" viva, ingenua, commovente, dove si ritrova tra le rovine della guerra la speranza di un gruppo di giovani uomini mossi da nobili ideali e guidati da un solo pensiero: pace e giustizia.