Questi squarci poetico/riflessivi, che qui si pubblicano e che appaiono racchiusi in un quasi elzeviristico e immaginifico romanzo epistolare, fanno pensare a qualcosa di piu meditato, sia pure estroflesso e, nella parte poetica, non completamente riconducibile alla tessitura amorosa di cui si nutrono i versi e le prose di Pannunzio: Boezio e la sua De Consolatione Philosophiae (non, dunque, Sannazzaro, la cui ascendenza arcadica rende molto piu lievi le coordinate cronotopiche su cui i suoi poliformi volumi si reggono). Nella dimensione narrativa del testo, il gusto per le fantasie ortisiane derivate dall'immancabile e immortale capolavoro di Foscolo lascia talvolta spazio a vividi squarci di realismo autobiografico che non sarebbero pensabili in un testo totalmente inventato. La voce di Giorgio Pannunzio penetra ben oltre il limitare (talvolta angusto) della nostra squallida quotidianita, conducendo chi legge nel territorio magnifico e inesplorato delle emozioni e dei palpiti.