Questo rieditato volume di Giorgio Pannunzio si compone di undici racconti, di diseguale lunghezza, i quali pero hanno un duplice comun denominatore: da un lato, la "science fiction", declinata nell controverso personaggio di Giovanni Vaghi - vero e proprio "deus ex machina di racconti come "Le mura di Kroydon", "Uscite nella sera, con juicio" e "Approccio al passato" - e nel "vilain" John Legrace di "Occhi alle cinque", un'anima nera che non si perita di usare l'usbergo della legalita per commettere i piu atroci delitti. Dall'altro, il tentativo, riuscito, di indagare i dati dell'inconscio, nella sua versione piu misogina e antifrastica, con tentativi di commistione di generi (come ad esempio nel "Signore di Gyor" e "L'astuzia"), ma anche attraverso una singolare e bozzettistico piacere dello schizzo malinconico (e si leggano "Il rifiuto" e "L'incontro") o satirico (come in "Olindo e il cane" e nel grottesco "La bidella") [...].