Il presente volume si compone di tre saggi (due gia editi e uno inedito) composti, grosso modo, in riferimento al periodo settecentesco. Esso indaga, in modo diversificato ma geograficamente coeso, le vicende storiche e letterarie di alcuni personaggi eminenti dell'agro teatino, tutti d'estrazione nobiliare. Come sostiene efficacemente il Ferroni nella sua universalmente nota "Storia della Letteratura Italiana", nel Settecento "si sviluppa un nuovo terreno comune per gli uomini di cultura, un terreno in cui devono valere le regole della discussione tollerante, del dissenso argomentato, della collaborazione civile, della dimostrazione razionale [...]". Anche l'Abruzzo non si sottrae a queste dinamiche e i testi qui raccolti valgono a dimostrarlo, proponendo una rivisitazione dei paradigmi diasistematici su cui si reggeva anche la cultura di Chieti e delle zone ad essa conlimitanee.