Perché Veronica oggi? Non perché le cosiddette escort improvvisamente imperversano sulla scena pubblica. E nemmeno per correggere questo strabismo storico: anche all'epoca di Veronica Franco, nel tardo Cinquecento veneziano, le grandi cortigiane dominavano la ribalta politica e culturale. Ma perché la Franco è stata molto di più di una celebre e celebrata meretrice dei potenti. È stata una scrittrice e poetessa di primo piano, come ormai da tempo è riconosciuto. È stata anche, con il suo progetto di una Casa per le ex-prostitute, una pioniera del Mutuo soccorso. Ma soprattutto è stata una donna che, inserendosi a pieno titolo nella cosiddetta "Questione femminile" ha ribadito ciò che ancora oggi fa scandalo: il legame tra sesso e amore (e quindi le poetesse e scrittrici che parlano d'amore devono poter parlare anche di sesso), il diritto delle donne al piacere, il dovere degli uomini a non essere mai volgari, prepotenti e privi di rispetto, nemmeno nell'intimità e tanto meno con le amanti pagate o mantenute. Veronica Franco ha definito una volta per tutte, anche nella sua sfida con l'arrogante aristocratico veneziano Maffio Venier, una verità che sembra ancora oggi imporsi a fatica: si può vendere tutto. Ma non si può comprare la dignità altrui.