Chi siamo noi? Qual è il nostro posto nella condensa d'immagini e pensieri che chiamiamo "mondo"? Stiamo così bene nella nostra "casa", abbiamo tutto e tutto è comodo e ben definito, senza nebbia. Ma se "fuori" fosse diverso? Se stesse accadendo qualcosa di veramente imperdibile? Se fossimo la punta diamantina di un immane processo che in realtà, sotto di noi, si sta muovendo verso la dissolutezza e l'annullamento delle forme? E se questo processo fosse la vita, colta nella gioia traboccante della sua continua metamorfosi? Non dovremmo tuffarci? Rituali, esperimenti, filosofie e proiezioni cinematografiche provano, insieme al saggio che le descrive, a trasformarsi in ponti che allargano l'assetto di un universo ormai atrofizzato, mostrandoci la possibilità di nuove forme di percezione e quindi di nuove identità.