Figlio di un vecchio nostromo severo e inflessibile, a soli tredici anni si imbarca come mozzo su una nave da carico panamense perché, a dire del padre, è tempo di diventare un uomo. A neanche ventun anni arriva la promozione a primo ufficiale di coperta, lasciapassare per una fulgida carriera di comandante; nel mezzo, un diploma all'istituto nautico conseguito con il massimo dei voti, e lunghe navigazioni per lo più fuori dagli stretti. Il protagonista di "Quando saremo vento sulle onde del mare" scopre la vita dal ponte di comando delle imbarcazioni sulle quali di volta in volta sale, in quell'aria greve, impregnata di fumo di sigari e vapori di whisky che sempre avvolge le sale degli ufficiali. E curioso, avido di ogni esperienza, e soprattutto di donne, felicemente privo di sentimentalismi ma non sempre di sensi di colpa, disincantato ma capace di entusiasmo - il suo grande amore con la bellissima Suomi è appassionato e romantico -, ed è lucido e sicuro nel valutare persone e situazioni. Vincenzo Onorato, armatore e marinaio, sul mare c'è stato in tutti i modi e con ogni mezzo, e tante vicende ha vissuto in prima persona e tantissime altre le ha udite nei bar, nei porti e sulle navi. Ne è venuto fuori questo libro epico e struggente, questo vasto romanzo composto da racconti di durezza e di emozione, di generosità e ferocia, di sentimenti esibiti e, molto più spesso, nascosti, trattenuti.