Barbara si sveglia una mattina a Firenze, la città della sua infanzia e di una vita che non c'è più da anni. Ricorda ancora l'alluvione del 1966, il giorno in cui trovarono il corpo della madre di Sonia, che fu adottata. Ricorda quella telefonata, apparentemente così innocua, di uno dei suoi zii che esortava il padre a trasferirsi a Napoli e a lavorare tutti insieme. Ricorda l'arrivo in Campania, i cugini numerosi e le zie premurose, le mogli degli amici e la madre che non è più lei. Poi, con sempre maggior sgomento, ricorda i primi lunghi silenzi, i mugugni appena sussurrati e le voci che iniziano a circolare sulla sua famiglia, e quelle dicerie sempre più pesanti da sopportare. Tutto cambia, nuove regole non scritte, sguardi di comando, atti di violenza improvvisa... e allora Barbara capisce che ogni cosa è cambiata, che la vita non le appartiene più e che l'unica ancora di salvezza è l'amore che prova per suo fratello. Lui è diverso, lontano da tutti e da tutto, un ragazzo disperato e in fuga. Ecco perché Barbara è di nuovo a Firenze: per ritrovarlo e con lui ritrovare l'affetto che non sente più. Ma Barbara non sa che la sua famiglia veglia su di lei, nel bene come nel male.