L'arte che non muore intende discutere la condizione dell'arte contemporanea provando a leggerne il profilo da una prospettiva di tipo immaginale che, rifiutando di accreditare l'ipotesi conclamata della sua morte e della sua liquidazione commerciale, cerca di individuarne i caratteri precipui e l'irriducibile e fondamentale "sopravvivenza". Contro l'idea fondamentalmente teleologica che l'arte, come la storia o la filosofia, possa terminare, l'interpretazione immaginale assicura il riconoscimento della fisionomia strutturalmente anacronistica del fenomeno artistico e della sua insopprimibile e continua risorgenza. Inoltre il libro mira ad approfondire lo sguardo immaginale intorno alle opere simboliche anche in quanto è indirizzato a promuovere una modalità di esperienza di esse capace di esaltarne la vitalità, la forza trasformatrice e la peculiare forma di conoscenza che ne scaturisce.