Nella New York degli anni Trenta, chiunque appartenga alla high society vive sotto le luci della ribalta. È così anche per Lavinia, alla quale non mancano fascino, eleganza, glamour e un modello ben preciso: quello del matrimonio altolocato e della perpetuazione della ricchezza. Per lei quindi il fidanzamento con il facoltoso Shelby non è una scelta, è un obbligo sociale. Ma Lavinia è insofferente ai doveri di casta: è una ragazza molto curiosa, spontanea, e i suoi mille desideri sono decisamente poco convenzionali. Vuole conoscere il mondo là fuori, forse anche l'amore: così lascia il promesso sposo, provocando lo scandalo più clamoroso della stagione, e abbandona New York per la turbolenta Parigi. Finalmente sola, Lavinia assapora i piaceri della libertà, le prime esperienze sessuali, addirittura un lavoro. E il brivido di una relazione sentimentale. Un amore che nasce a distanza, cresce attraverso una corrispondenza fitta di seduzione e speranza e prende corpo infine in lunghe notti clandestine negli alberghi parigini. Perché lui è sposato. Lavinia è un'amante, è l'altra, la donna della passione contro quella della routine. Finalmente. Nel crepuscolo di un'Europa sull'orlo della catastrofe bellica e già attraversata dalle persecuzioni razziali, lei vive tutta l'intensità di un amore proibito, assoluto, folle, destinato a durare il breve arco di tempo che separa la vita dalla guerra.