Questo romanzo racconta una storia di prigionia volontaria che diventa l'estasi d'amore di un'anima sola. Nell'immaginaria città di Eudemonia, i criminali possono scegliere di scontare la loro pena in una sorta di prigione mobile - il banesuit - il cui perimetro è dato da una seconda pelle che li isolerà dal mondo. Katrina Nichols, una giornalista caparbia e coraggiosa, decide di avviare un'inchiesta per verificare se non si tratti di una punizione disumana e ingiusta. Riesce a scambiare la propria identità con una ragazza in procinto di essere condannata e diventa così un Bane, un detenuto che vaga indisturbato ma che percepisce il mondo solo attraverso la voce del suo Custodian. Eppure, in quell'isolamento, qualcuno le insegnerà l'Amore, quello stato di grazia dirompente che frangerà gli argini del passato. Attraverso la sua protagonista, Erika Moak traccia un viaggio malinconico come il riflesso più nitido dei nostri desideri, delle nostre fantasie e dei mille condizionamenti che ci impediscono di manifestare pubblicamente quello che siamo. "Eudeamon" ci condanna a condividere i doni più straordinari della vita. Prendono il nome di una stagione commovente e piena di gioia che valica l'elaborazione del lutto, il desiderio di vendetta e, in ultima analisi, l'amore per il Prossimo.