Ogni vivente può essere osservato da due prospettive distinte: la sua forma e la funzione cui è chiamato a rispondere. Com'è fatto e cosa fa. La forma è il campo di studi della biologia dello sviluppo, che ci racconta come si costruisce un organo durante l'embriogenesi; la funzione è appalto dell'evoluzionismo, che studia perché quell'organo è fatto cosi e non altrimenti e come opera nell'ambiente secondo le leggi darwiniane. Sono due prospettive che hanno dialogato poco tra loro, ma che di recente hanno trovato una composizione nella nuova disciplina della "biologia evoluzionistica dello sviluppo", evo-devo per gli amici. Gli esseri viventi si trovano all'incrocio fra queste due logiche e devono soddisfarle entrambe: riusciamo a fare poca strada se cerchiamo di leggere la storia delle forme biologiche solo in termini di espressione genica. La natura non ha un progettista che possa sbizzarrirsi in esercizi di libera creazione, ma parte sempre da ciò che ha già imparato a produrre e che ha dato buona prova di sé, in ogni stadio dello sviluppo. Questo libro racconta il divenire delle forme, in un viaggio zoologico appassionato e illuminante.