“Nel muro” di Mauro Corona è una storia dalle ambientazioni fosche e gotiche, che tocca un tema di straordinaria attualità: la violenza di genere. Il protagonista è un misantropo e un misogino, che ama ascoltare i rumori della natura più dell’inutile chiacchiericcio umano. Decide per questo di ristrutturare una vecchia baita di montagna, nel cuore del bosco, per andarci a vivere e allontanarsi una buona volta dal mondo. Ma picconando una parete della casa si trova davanti qualcosa di totalmente inaspettato: tre corpi femminili morti si trovano mummificati in un’intercapedine nel muro. Non basta: sulla superficie della loro pelle sono incisi dei segni, sembrano lettere di un alfabeto incomprensibile, che compongono forse un monito o un inquietantissimo messaggio ai posteri. Che significa tutto questo? Cos’è successo a quelle donne? Il terrificante rinvenimento trasfigura ogni cosa: le apparizioni serali di una cerva e il canto mortifero del “pivason”, l’uccello vampiro, si trasformano in Segni di una Natura parlante e colma di presagi, dove realtà, incubo e allucinazione a malapena si distinguono. Serviranno anni per fare chiarezza sull’oscura faccenda.
“Nel muro” è il potentissimo ritorno al romanzo di uno dei più apprezzati narratori italiani del nostro tempo.