Maurizio De Giovanni abbandona la serie dei Bastardi di Pizzofalcone e del commissario Ricciardi per raccontare le canzoni napoletane. "Rondini d¿inverno" ha come riferimento la melodia di Rondinella, una sorta di divo americano, di imperatore della musica napoletana, il primo cantante ad aver inciso Malafemmena, il brano composto e musicato da Totò nel 1951. Giacomo Rondinella, scomparso nel 2015 all'età di novantun anni, era una vera star della canzone napoletana e De Giovanni racconta la sua storia, la sua vita e ne fa romanzo, narrando un¿avventura, un esperimento e una tradizione rappresentate da una forma di musica che nel tempo è rimasta intatta e assolutamente amata dal pubblico. La musica riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella storia della civiltà. Ogni popolo ha una propria tradizione musicale con sonorità precise che la contraddistinguono rendendola unica ed inimitabile. E se questa affermazione è vera per la maggior parte dei popoli lo è ancora di più per la famosissima canzone napoletana, ancora attuale. Nella sorta di guida che fa De Giovanni in "Rondini d¿inverno" ci fa comprendere meglio il ruolo e la concezione della musica nella tradizione napoletana attraverso i secoli citando anche quelli che potrebbero essere gli "orizzonti" per il futuro.