1936. Il Duce è a Milano, dove si inaugura un grande edificio residenziale costruito secondo i più audaci criteri estetici e urbanistici per celebrare le magnifiche sorti che sorridono ai cittadini italiani: Palazzo Vittoria. A girare il filmato ufficiale della cerimonia è un giovane, promettente regista, che si lascia presto distrarre da una bella ragazza di passaggio, con la quale per primo esplora gli appartamenti ancora vergini del palazzo, e scopre la macchia di sangue rimasta, indelebile, sul marmo vicino agli ascensori dopo la morte di un operaio durante i lavori. A partire dalla sua fondazione, in queste pagine vediamo comporsi come in un mosaico le schegge delle molte vite che passano da Palazzo Vittoria. Vite pubbliche o piccoli destini, grandi amori e incomprensioni radicali, disperazioni e speranze abitano decennio dopo decennio il palazzo milanese, fino al sorprendente destino che lo attende nel 2036.