Esteban Tellier è un incorreggibile sfaccendato che dedica la sua vita a una metodica ricerca di sé, in quanto ente ontologicamente nullafacente. Poche certezze lo circondano: i ricordi di due genitori affatto particolari; la stupefacente letterarietà del suo amico Merda; la presenza assillante della ex moglie, di cui è ancora innamorato. Sarà proprio lei a sconvolgere la sua routine quando chiamerà per informarlo di avergli trovato un impiego. Esteban si butta con scarso entusiasmo in questa nuova avventura, ma, giorno dopo giorno, quando scoprirà che il suo ruolo da manager consiste nel non fare assolutamente nulla, comincerà a sentirsi, finalmente, un uomo soddisfatto. Il nuovo lavoro però lo mette anche in contatto con una squadra di dipendenti davvero improbabile: il misero Micenas, l'androgina Kaltenbrunner e l'illuminato Ahrimán, che giocherà un ruolo fondamentale nel suo percorso di catarsi, da inutile disoccupato a intraprendente avventuriero.