La vita di Jacques e Raïssa Maritain - tra i grandi protagonisti della scena culturale mondiale del Novecento - è segnata da un evento che trasforma radicalmente la loro esistenza: atei, ma profondamente impegnati nella ricerca della Verità, grazie allo scrittore cattolico Léon Bloy, scoprono la fede. È una folgorazione. Da allora testimoniano la loro fede nei luoghi della cultura e dell'arte, aprendo la loro casa a quanti sono alla ricerca di Dio e della verità. Incarnarono in questo un modello nuovo di essere cristiani. "Compresero che bisognava essere contemplativi nel mondo, portare la contemplazione sulle strade, fra la gente [...]. La spiritualità del Novecento è caratterizzata da una diffusa e crescente consapevolezza che la chiamata alla santità è rivolta a tutti i cristiani, e ne consegue la necessità della santificazione del quotidiano. Jacques e Raïssa non solo vissero questa realtà, ma ne approfondirono i fondamenti teologici" (dalla Prefazione). Scritto a quattro mani nel 1922 e tradotto per la prima volta in Italia nel 1962, Vita di preghiera è l'opera nella quale i Maritain danno ragione del senso profondo dell'essere cristiani oggi nel mondo.