Andrea Piemontesi è l'anestesista più esperto dell'ospedale in cui lavora: ha sangue freddo, esperienza e quel distacco che gli anni portano con sé. Crede che nulla possa più emozionarlo davvero. Ma la vita è sempre pronta a sorprenderci, e negli ospedali questo è più evidente che mai. Un giorno lo chiamano d'urgenza in Pronto Soccorso per soccorrere una donna dal volto tumefatto e dal corpo straziato. Si chiama Marzia, e il poliziotto che l'ha portata lì dice solo quattro parole: «È stato il marito». Andrea e i suoi colleghi la curano con pazienza, Marzia si salva e suo marito viene arrestato: ma per i perversi meccanismi della giustizia, non avendola uccisa prima o poi uscirà di prigione e lei è certa che tornerà a cercarla. Questa donna fragile, colpita al cuore perché ha creduto troppo nell'amore, apre una crepa nell'animo di Andrea: ora tocca a lui proteggerla, a qualsiasi costo... Questo romanzo ci racconta come la medicina d'urgenza - con i suoi picchi di emozione, di disperazione, di vitalità - somigli all'amore. Ma al tempo stesso spalanca i nostri occhi sull'aspetto più terribile dell'amore: quando il sentimento si trasforma nel suo contrario e diventa una trappola, da cui è difficile liberarsi proprio per le ambiguità che porta con sé.